Ruzzo, condutture in tilt: salta quella per la Vibrata, rischio acqua domani a Teramo / VIDEO

CASTELLALTO – Frana la terra e si rompe una conduttura della Ruzzo Reti da 300 litri d’acqua al secondo. Evacuata una famiglia da un’abitazione che si trova lungo il deflusso dell’acqua che sgorga potente dalla rottura e che ha allentato tutto il terreno circostante. La rottura mette in crisi la distribuzione d’acqua nella media collina teramana, e tre quarti di Val Vibrata, in totale circa 40mila abitanti coi rubinetti a secco. E domattina potrebbero correre lo stesso rischio altri 150mila abitanti della zona tra Teramo, Montorio e Campli, tra i centri più grossi serviti dall’addutrice principale del Gran Sasso, che a Tossicia rischia di saltare per un ampio movimento franoso che oggi ha fatto evacuare 9 persone nella frazioe di Pastino.

A Feudo la prima frana.A Feudo di Castellalto, sulle pendici del colle che costeggia la provinciale che da Castelnuovo Vomano porta a Cellino Attanasio, in tarda mattina il primo drammatico incidente alle condotte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco: il primo a soccorrere e a mettere in sicurezza i residenti nell’abitazione è stato un pompiere del comando di Teramo. Si è provveduto all’interruzione del flusso d’acqua dell’addutrice che porta acqua in Val Vibrata. Le ripercussioni si sono fatte sentire nei comuni di Cellino Attanasio e Frazione Montegualtieri, Villa Vomano, Zampitto di Basciano, Cologna Paese, Tanesi, Ville Maisé, Montepagano e Colle della Corte di Roseto, Tortoreto Paese, Canzano, Castellalto, Notaresco, Morro D’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Nereto, Ancarano, Torano Nuovo e Sant’Egidio alla Vibrata. La riparazione della condotta è in corso e dovrebbe terminare nella tarda serata di oggi.

Rischio collasso per l’adduttrice di Teramo capoluogo. Le frane che stanno massacrando il territorio in queste ultime ore minacciano anche gravi conseguenze per l’approvigionamento idrico di Teramo capoluogo. Un serio movimento franoso incombe infatti sull’addutrice principale del Ruzzo che arriva dalle sorgenti del Gran Sasso e che dà acqua a tutto il capoluogo, Montorio e Campli. La frana è in contrada Pastino di Tossicia e i tecnici tengono sotto stretto monitoraggio la situazione, anche attraverso il contributo del Centro coordinamento soccorsi in Prefettura che a causa del persistere dell’emergenza dovuta alle frane, resterà aperto fino a questa sera.Qui sono state evacuate nove persone si 4 famiglie. Questa è una condotta da 500 litri al secondo e 40 atmosfere di pressione. Un rischio collasso con rottura traumatica rischoierebbe serie conseguenze per la potenrte onda d’urto che potrebbe provocare, vista la notevole pressione dell’acqua. La perdita d’acqua dalla condotta è importante e questa sta provocando lo smottamento profondo che minaccia direttamente un’abitazione e altre 6 vicine nella frazione alle porte di Tossicia. Sul posto sonoi ntervenute le squadre d’emergenza, con vigili del fuoco e personale della Croce Rossa che ha evacuato 9 persone di 4 nuclei famigliari, che adesso sono ricoverate in albergo. La frana si muove al rtmo di oltre un centimetro l’ora, ma questo dovrebbe permettere ai tecnici del Ruzzo di intervenire domattina alle 6 per la riparazione: il flusso d’acqua sarà interrotto e questo potrebbe significare rubinetti a secco nel capoluogo e negli altri comuni vicini, per un numero di abitanti che si avvicina ai 150mila. I lavori potrebbero concludersi entro 6-7 ore, eccetto complicazioni e se la rottura non è più grave del previsto. Si consiglia in questi centri di fare scorta di acqua questa sera, in previsione di una possibile emergenza.